La bellezza del nuoto sta nella sua democrazia (e meritocrazia). Basta anche un solo atleta di talento, ovviamente con adeguata preparazione e mezzi idonei, dalla più sperduta piscina della Lituania si può partire alla conquista delle Olimpiadi. Idem dicasi in Italia. I Criteria giovanili di Riccione (vasca corta) sanno dare la ribalta a quella provincia che, pur tra le difficoltà economiche e impiantistiche, riesce a sfornare i talenti che poi si consacreranno nelle grandi città. Come Lorenzo Mora, tris di record dei campionati nel dorso per juniores 1998. Nuota per i Vigili del Fuoco a Modena, imparagonabili ai gruppi sportivi militari - da anni si parla di un gruppo nazionale Fiamme Rosse - ma proviene da quella Carpi già città di Gregorio Paltrinieri (a proposito di “provinciali” terribili). Fa il pompiere anche nelle interviste, spegnendo facili entusiasmi, e il suo tecnico Luciano Landi insegna a lui e agli altri ragazzi l’importanza della cultura ancor prima di una corretta bracciata(leggi qui). Così come guardi i cinque record dei campionati del poliedrico Thomas Ceccon e leggi Leosport Villafranca (Veneto), Cortona Sport (Toscana) per Alessandro Pinzuti e Nuoto Club Brebbia (Lombardia) per Nicolò Martinenghi, ranista da tempo attenzionato(leggi qui) e, per la gioia del suo tecnico Marco Pedoja, attento a non esaltarsi. Anche il Sud si muove, dalla Calabria(leggi qui) alla Puglia(leggi qui). Ha fame di nuoto d’alto livello e torna a lavorare sugli impianti, porta management ed entusiasmo per programmare il futuro acquatico. In una famiglia acquatica sempre più allargata ed eterogenea.