E' il segno dei tempi, una moda dilagante in tutto il mondo. E persino uno strumento turistico, al punto che Eduardo Paes, sindaco di Rio de Janeiro, ha lanciato un vero e proprio appello alla Nintendo, affinché attivi al più presto l'applicazione Pokémon Go in Brasile, Villaggio Olimpico compreso. Il Corriere dello Sport oggi riporta le proteste di diversi atleti - "La peggior cosa del Villaggio Olimpico? Niente Pokémon Go" twitta la tuffatrice statunitense Abigail "Abby" Johnston, argento olimpico a Londra 2012 dai 3 m in sincro - che speravano di potersi dilettare con l'app a realtà aumentata nei giorni pre gara. Due giorni fa, Swimbiz.it scherzava su un possibile Sun Yang all'inseguimento del "Poké" Paltrinieri(leggi qui). Ma il Presidente della Repubblica in persona, Sergio Mattarella, si è lasciato andare al paragone, con queste parole (riportate dall'Ansa) a proposito del Referendum "In queste settimane, talvolta, a proposito della data e del cosiddetto spacchettamento, mi è parso di assistere a discussioni un po' surreali, quasi sulla scia della caccia ai Pokémon".
Considerato che i mostriciattoli made in Japan si possono trovare ovunque, dal bagno a una proprietà privata, cosa succederebbe se un Pokémon fosse rilevato in una delle venues olimpiche?