Si regaleranno ancora i Lego a Natale? Chissà. Certo il nuoto contemporaneo ricorda molto quei geniali mattoncini. Tutto, o quasi, incentrato su piscine assemblabili. Monta e smonta, basta seguire le istruzioni e occhio a non perdere qualche pezzo, dopodiché si potrà riassemblare la vasca da un'altra parte. Agilità, praticità, ecologia e risparmio. Ma anche, e soprattutto, fascino “A Copenaghen, così come in altre occasioni internazionali, mi è piaciuta particolarmente l’atmosfera della piscina realizzata in un palazzetto dello sport, con il pubblico vicinissimo alla vasca e su tutti e quattro i lati” racconta Gregorio Paltrinieri al Corriere dello Sport. Un Greg di fine anno in linea con quanto Swimbiz ripete e suggerisce ormai da ere geologiche(leggi qui), la vera via verso un nuoto sostenibile e spettacolarizzato. Capace di andare anche oltre i palazzetti, conquistando persino i monumenti(leggi qui).
Paltrinieri chiude con un buon proposito per il nuovo anno, non per sé, ma per tutto il movimento natatorio italiano. E anche in questo caso, con Swimbiz sfonda una porta aperta “Senza arrivare a cose troppo sofisticate, sarebbe bello se anche in Italia si riuscisse qualche manifestazione con gli stessi criteri”. A proposito, una differenza tra il nuoto monta-smonta e i Lego c’è: il primo è made in Italy.