"Perché ho votato contro la riforma della giustizia sportiva? Esclusivamente un fatto di carattere girudico e normativo. Siamo tutti quanti dalla parte della legalità e dei processi giusti pure in ambito sportivo. Dove deve essere fatto di piu va fatto di piu ma c'è una legge e ci sono dei principi formatori che tutelano anche a livello internazonale le autonomie delle federazioni." Parole molto chiare quelle del Presidente della FIN Paolo Barelli, rilasciate a microfoni e taccuini, durante la consegna dei "Collari d'oro" al Coni, spiegando così la decisione di votare contro la riforma della giustizia sportiva. "La Legge italiana- ha proseguito il numero 1 del Nuoto italiano- mette in capo al Coni ed allo statuto del Coni la vigilanza e quindi il controllo e l'intervento su questo argomento ritengo che cosi come è formulata la proposta di modifica dello statuto del Coni e cioè con una Superprocura c'è sulla carta una possibile invasione di competenze ed invasione di ruoli nell'ambito della vita delle federazioni un ambito così delicato. Mio dissenso è propositivo non di carattere di principio" ha concluso Barelli.
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