"Anzitutto, nessuno mi dà del 'vitellone' a costo zero. E Laure non mi ha definito così". Paolo Penso, ex tecnico della Manaudou ai tempi di LaPresse, commenta così a Swimbiz la traduzione scelta da un importante quotidiano nazionale "Ma ho chiesto alla mia fidanzata, che da valdostana è bilingue francese e mi ha spiegato che quell'espressione in francese neanche esiste". Laure Manaudou, nella sua biografia(leggi qui), si riferisce a Penso come 'vieux beau' "Che, in contrapposizione a 'garçon beau' (fusto), è traducibile con 'bell'uomo invecchiato' o 'casanova attempato' - ma non con 'vitellone' - sono sconvolto che uno dei più importanti quotidiani nazionali non riesca a tradurre correttamente dal francese: hanno confuso 'vieux beau' con 'vieux veau', letteralmente: vecchio vitello". Nel libro, peraltro, non mancano espressioni in italiano; perciò sarebbe stato più probabile l'uso in lingua originale di un termine gergale. E intanto Marco Durante, Presidente di LaPresse, risponde a tono alle accuse di Laure Manaudou, attraverso l'agenzia di stampa stessa “Ho poco da commentare. Laure Manaudou dice sempre quello che le conviene - simile a quel che ha twittato oggi Federica Pellegrini nei confronti dell'ex rivale(leggi qui) - probabilmente ha la memoria corta. Forse dimentica che lei e il suo papà hanno dovuto farmi delle scuse pubbliche con tanto di comunicati stampa e pagarmi un lauto danno economico". Non manca, poi, il commento tecnico "Comunque, nella mia società, Laure Manaudou ha ottenuto degli ottimi risultati tecnici: migliorando due volte il suo primato nazionale nei 50 dorso e vincendo, un po’ inaspettatamente - in Francia erano in molti a 'puntare' su Coralie Balmy - il titolo nazionale nei 400 stile libero con un tempo che l’avrebbe portata al podio sia alle Olimpiadi di Pechino, sia a quelle di Londra". E la chiosa finale "Comunque le auguro tanta serenità, visto che ne ha bisogno”.
moscarella@swimbiz.it
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