Paralimpiadi di Tokyo – Fantin d’oro nei 100 stile S6: “Un sogno che si avvera. E’ l’inizio di una nuova strada”

A 20 anni Antonio vanta tre titoli mondiali e otto ori europei. Già un record il suo palmares personale. E’ detentore del primato mondiale e continentale nei 50 e nei 100 stile S6. E oggi è diventato anche campione paralimpico. Con merito, evidentemente. Un predestinato l’azzurro di una Nazionale di predestinati. Già campioni mondiali a Londra e campioni europei a Funchal.

Mancano tre giorni di gare ancora alle Paralimpiadi e il numero delle medaglie vinte dai campioni del nuoto italiano sono destinate a moltiplicarsi ancora, intanto sono una trentina di allori scintillanti in bacheca. Brilla oggi su tutti, l’oro di Fantin. Giovanissimo e con un talento unico nella sua categoria. Ha aggiunto una terza medaglia Antonio alle due vinte precedentemente in staffetta 4x100 e 4x50. Non li aveva accolti con entusiasmo gli argenti messi al collo, sapeva di valere di più e di poter fare di più. Ma comunque pur sempre apprezzate le medaglie. Fantin, umile e determinato. Semplice e tanto grintoso in acqua per la sua finale nei 100 stile S6.

Non c’è stata storia allora questa mattina. L’azzurro doveva riprendersi la sua rivincita e lo ha fatto. Come uno squalo in acqua ha fatto il vuoto nelle due vasche dei 50 e con prepotente personalità ha conquistato il primo titolo paralimpico della carriera: “So che mi stanno seguendo – dice a Raisport, mentre a Bibione risuonano i rintocchi delle campane, che festeggiano la sua vittoria a Tokyo – un orgoglio essere di una grande città che è Bibione. Siamo simili. Mi preparo d’inverno, per splendere d’estate nelle gare”. Stanco ma felice l’oro di Tokyo dopo la finale, conquistato con il crono del record mondiale di 1'03"71 (migliorato, perché già suo). Parla ai microfoni di Raisport: “Contentissimo, un sogno che si realizza, c’è un lavoro dietro per ogni prestazione in una competizione a cui ogni atleta ambisce, la medaglia è di tutte le persone che lavorano con me, per me e per tutti i ragazzi della Nazionale. Tocca per primo uno, ma è un grande lavoro di squadra”.

“Messaggi dalla mia famiglia, i miei amici. La serenità arriva grazie a queste persone prima di ogni gara, per l’Antonio persona sereno, grazie a cui l’atleta può esprimersi. In questo momento sono la persona più felice del mondo”. Prosegue a dire Antonio, orgoglioso del successo conquistato. “Lavoro sempre e penso che non si è mai arrivati neanche con l’oro paralimpico, è l’inizio di una nuova strada, sempre aver voglia di raggiungere grandi obiettivi – sottolinea - siamo una grande squadra e grande gruppo, non solo in acqua, ma soprattutto fuori”.

 

giorgi@swimbiz.it

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