Ancora lì, sempre lì. In vasca e sul podio, un oro a testa - per Federica anche l’argento nei 100 dorso (1'01"59), dietro Carlotta Zofkova 1'01"35 - e i due che si fermano a guardare le reciproche gare. La prima è Federica Pellegrini, sotto i 55” nei 100 stile libero (54”77) al Trofeo Città di Milano “Ma anche più contenta per il dorso – commenta leggera, come sempre negli ultimi anni “Mi sono tolta un grosso peso come i 400, che richiedevano un approccio violento”. Subito segue Filippo Magnini, vincitore dei 200 stile (1’49”36) “La gara più bella nel mondo… fino ai 150 m” dice a fine gara. Paragona la Divina a nomi come Federer, Phelps o Michael Jordan “E se lo dice lui, significa tanto”. Con gli anni che passano, inevitabilmente il fisico di entrambi cambia “Ma la testa è sempre di chi ha vinto i Mondiali – spiega Magnini – i ragazzi mi chiedono: cosa fai in gara? Rispondo che entro e vinco, non con sbruffoneria, ma come approccio”.
Si è cimentato anche con Masterchef, auspica un'ulteriore spettacolarizzazione del nuoto. E già pensa come portare avanti, insieme a tanti altri campioni italiani, il suo programma di educazione e informazione contro il doping I am doping free, oggi come quando si ritirerà “Anche attraverso la politica sportiva? Non lo so. Ma sicuramente il Presidente del Coni, Giovanni Malagò, sarebbe l’uomo giusto al posto giusto per divulgare questo messaggio – e su Michael Phelps - appena ha smesso, si è subito dedicato a questa battaglia. Se uno non lo fa prima(leggi qui), è perché deve avere la mente libera. E io lo appoggio in pieno".