Phelps come Thorpe e Bernard: evita per un soffio la tragedia di Las Vegas

Un’America a lutto dopo l’insensata strage di Las Vegas, ad opera di un uomo armato durante un festival di musica country. Attraverso i loro profili Instagram, l’ex fuoriclasse della vasca Michael Phelps e la moglie Nichole rivelano come fossero presenti al concerto venerdì scorso, ma che per loro fortuna erano tornati a casa prima della terribile notte. In queste ore, la coppia vive tra il sollievo di essere scampati alla morte e lo sconforto per chi non è stato così fortunato.

 

 

Un episodio che ricorda da vicino un altro campionissimo della vasca, l’australiano Ian Thorpe. Era a New York in quello che sarebbe per sempre rimasto nella memoria collettiva come l’11 settembre 2001, giorno dell’attentato alle Twin Towers. Thorpe era diretto proprio verso le torri gemelle, ma per puro caso dovette tornare in hotel: doveva sostituire il rullino della macchina fotografica. Arrivato nella hall dell’albergo, fu attirato come tutti dalla tv accesa, che mostrava le immagini delle torri colpite dai due aerei pochi minuti prima. Negli anni a venire, l’australiano ammise come il pensiero di aver sforato la morte, salvandosi per puro caso, l’abbia profondamente turbato.

Un incidente aereo, il 28 gennaio 1966 a Brema, costò la vita ai 4 membri dell’equipaggio e a 42 passeggeri, tra i quali gran parte della nazionale italiana di nuoto. Il giorno dopo, alcuni quotidiani segnalarono anche Gianni Gross tra le vittime. In realtà, il ranista azzurro era stato escluso all’ultimo momento dalla selezione. Come ricordava l’anno scorso la Stampa, scamparono alla tragedia anche Daniela Beneck, Pietro Boscaini, Elisabetta Noventa, Laura Schiezzari e il tecnico Bubi Dennerlein.

Due anni fa, durante le riprese d un reality show in Argentina, Camille Muffat fu tra le vittime di un tragico scontro tra due elicotteri. La nizzarda era stata scelta dalla produzione dopo che un’altra regina della vasca,  Laure Manaudou, aveva declinato l’offerta. Quel giorno era presente anche l’ex velocista olimpionico Alain Bernard, famoso anche per il suo fisico imponente. Fu proprio la sua mole a salvarlo: troppo pesante per salire insieme agli altri, attendeva a terra che uno dei due elicotteri tornasse a prenderlo. In un’intervista a Swimbiz.it(leggi qui), spiegò come avesse saputo reagire “Può sembrare egoistico, ma la verità è che va accettato come una fatalità, come un incidente stradale. Ho preso forza da chi mi sta intorno. Paradossalmente, ora ho ancor più voglia di vivere. Non ha voluto rinunciare alla sua seconda passione, pilotare aerei e ha scelto di ricordare l’amica nel modo migliore “Una campionessa straordinaria, una ragazza con un’immensa gioia di vivere”.

moscarella@swimbiz.it

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