“In Francia, se i quotidiani parlano di un tecnico di nuoto, o è Romain Barnier, o è Philippe Lucas” parola di Frédérick Bousquet a Swimbiz.it. Non è difficile credergli, perché Lucas è uno dei personaggi più noti del panorama natatorio. Look a metà tra Asterix e Hulk Hogan, catene d’oro e occhiali da sole (quasi) sempre indosso, tecnica comunicativa per rendersi immediatamente riconoscibile. Per il resto, parla il palmares di uno dei tecnici più vincenti d’Europa. In due giorni di Mondiali, entrambi gli ori del fondo sono andati ai suoi atleti Marc-Antoine Oliver e Aurelie Muller. Carattere burbero e inflessibile in allenamento, ma una foto di Globoesporte svela il suo tratto più umano. Ieri non era sotto al podio a cantare la Marsigliese, né si concedeva a fotografi e giornalisti, perché impegnato a consolare Sharon Van Rouwendaal, altra sua protetta e campionessa olimpica in carica. Un assaggio del perché Camelia Potec, Laure Manaudou, la nostra Federica Pellegrini e tanti altri campioni abbiano speso belle parole per il loro ex allenatore - per la Potec, molto di più – il Gallico. Per anni un ribelle del nuoto francese, infine inquadrato come tecnico federale in quel fondo che, gradualmente, si sta sostituendo alla tradizione transalpina nella velocità. Per titoli vinti, ormai assurto a Imperatore. Un imperatore burbero, ma dal volto umano.