E’ arrivato l’ennesimo appello al Governo, da parte di Paolo Barelli. Le piscine stanno soffrendo e tanti impianti italiani stanno chiudendo. Altri hanno già tirato giù le saracinesche e la situazione è gravissima in tutto il Paese.
Il Presidente della Federnuoto ha sempre fatto sentire la propria voce, sin dai primi giorni della crisi sanitaria. Si è trasformata poi in crisi economica per gli impianti sportivi e natatori in questi lunghi mesi di curva pandemica monitorata e altalenante e lo ha fatto ancora, al Centro Federale Bruno Bianchi di Trieste. La situazione è incerta e molto critica. E lo sport di base è fermo. Per le discipline acquatiche è un momento storicamente senza precedenti e molto complicato.
Le parole di Barelli sono arrivate prima della gara del Setterosa, nella semifinale del Preolimpico di ieri sera. Ai microfoni di Raisport il numero uno del nuoto italiano ha detto: “Mi raccomando, tutti devono capire che lo sport italiano è importante e deve essere supportato da tutti. Gli impianti sportivi devono riaprire, sono in forte sofferenza”. Uno sport nazionale che attende vive risposte per rinascere. Il nuoto, insieme agli sport acquatici, ne è un elemento portante. I gestori attendono e i praticanti premono per ricominciare.
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