Il metodo Giunta (Matteo, allenatore) allora funziona davvero. Federica Pellegrini si percuote il petto, e alla fine nello sprint assoluto e pieno di onde e di insidie dei cinquanta a stile libero ci fa vedere il podio argenteo e il potenziale da cento. Così, tanto per gradire, la Divina è tutta un sorriso. Lo stesso per Simone Sabbioni detto il Sabbia, medesimo Giunta allenante, che inizia le danze annunciate sul dorso, barriera – e record-abbattuti nelle quattro vasche dei 100 corti. E’ un attimo, più di un flash, e il sorriso da super eroe acquatico stampato sulle labbra cambia l’umore di tutti. Che contagia, buon segno che l’ottimismo e i risultati fanno positività a tutta vasca.
Come cambia dalla mattina al tardo pomeriggio la sensazione che finaleggiare (a serie) sotto la luce artificiale è tutta un‘altra cosa rispetto alla prima colazione. E attiva chi, in uno stile o nell’altro, se la batte a suon di record. Sono 5 alla fine i primati pomeridiani, contro l’unico (di staffetta) mattutino. Segno che se il mattino, si direbbe, ha l’oro in bocca non pervenuto, il pomeriggio ha quello ben più consistente ed emozionale del record. Avanti così, scaldiamo i motori, con la Z di Zazzeri che vince la gara regina, i 100 stile libero, lasciandoci piacevolmente impressionati da questo talentuosissimo della piscina che mette dietro popodimeno che il favorito Luca Dotto.