Allargare il raggio d’azione è ormai quasi una costante negli sport acquatici. Crescendo, i nuotatori amano sperimentare, cercare stimoli anche in alte discipline – senza lasciare la vasca e, anzi, trovando persino nuove motivazioni – riuscendo magari anche a togliersi più di una soddisfazione. Acque libere, salvamento, triathlon, pentathlon, apnea… ma il passo più semplice è testarsi nel nuoto pinnato, peraltro usando attrezzi già noti. Swimbiz.it non manca di sottolineare i parallelismi tra i due sport e la possibilità di accompagnare entrambe le attività:
E Stefania Pirozzi ne è la prova, laureatasi ieri campionessa italiana dei 400 m stile libero agli Assoluti Estivi di nuoto pinnato a Ravenna, premiata da Carlo Allegrini, Presidente del settore attività subacquee e nuoto pinnato della Fipsas. "Era un po' che avevo questa idea e mi ha aiutato Roberto Bonanni, che da coordinatore degli sport acquatici delle Fiamme Oro, segue sia nuoto sia pinnato. Volevo fare una nuova esperienza, mi piacciono le sfide - commenta, raggiunta telefonicamente da Swimbiz.it - negli ultimi quindi giorni ho usato pinne specifiche, preso la mano col boccaglio... ma in futuro mi piacerebbe portare avanti entrambi i percorsi". E rituffandosi nel nuoto puro, scoprire magari non solo di aver trovato nuove motivazioni, ma anche un bagaglio tecnico arricchito "E' una fatica diversa per le gambe, una spinta diversa e può perciò portare qualcosa in più alla gambata".