Antidoping, la Wada squalifica lo sport russo. Pronto il ricorso al Cas

Una decisione unanime dell'Agenzia Mondiale Antidoping, la Wada, che va persino oltre le polemiche e decisioni che precedettero le Olimpiadi di Rio 2016(leggi qui). Quattro anni dopo, siamo da punto a capo, con la Wada che parla di manipolazioni dei dati da parte dell'agenzia antidoping russa, la Rusada, e la dichiara "non conforme" alle regole. La sanzione è pesante: divieto di partecipazione alle Olimpiadi e ai maggiori eventi sportivi per quattro anni, esclusione dalle candidature per ospitare tali manifestazioni e riassegnazione di quelli già previsti -  interesserebbe anche il nuoto, con la città russa di Kazan che ha fatto il pieno di eventi per i prossimi anni(leggi qui) - ed esclusione dei funzionari russi dai comitati olimpico e paralimpico.

Gli atleti potranno ancora partecipare, ma non sotto bandiera nazionale, se potranno dimostrare di non aver commesso irregolarità. Scontato il ricorso al Cas, la Court of Arbitration for Sport di Losanna, da parte della Russia, per provare a ribaltare in appello la decisione.

moscarella@swimbiz.it

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