Aperitivo Rio per Tania Cagnotto, ma l’abito bianco solo fuori vasca

Copyright foto: ufficio stampa arena

Giusto una cola per l’happy hour con la stampa, già le sue gare sono un cocktail esplosivo. E per un “aperitivo” delle Olimpiadi di Rio 2016, c’è la Coppa del Mondo tra quindici giorni “Siamo in forma, sia io sia Francesca (Dallapé n.d.r.)” assicura Tania Cagnotto alla stampa, perché per le due azzurre c’è ancora il sincro dal trampolino da qualificare. Nei tuffi femminili, dice spesso l’ex azzurro e talent di Swimbiz.it Max Mazzucchi “Paradossalmente vedi un picco di forma quando avanzano con l’età e acquisiscono esperienza”. E lo conferma Tania, sempre meglio come il vino “Concordo, lo vivo sulla pelle: pensavo di aver raggiunto il top a 27 anni, invece sono riuscita a migliorarmi”. Anche se la potenza inizia a farsi sentire anche tra le donne “Mi spiace, ma tempo che in futuro le tuffatrici perderanno di eleganza a beneficio della forza”. Cinque Olimpiadi come cinque cerchi “A Sidney 2000 mi sentivo una bambina al parco giochi. A Rio 2016 mi passerà la vita davanti”. Lotta a due Cagnotto-Pellegrini, pare, per il portabandiera olimpico “Ma siamo amiche, non rivali. Portare la bandiera insieme? Sarebbe bello, se fosse possibile. Stabilire criteri e graduatorie precise? Non è facile, si dovrebbero tenere in conto molti fattori”. L’azzurra parteciperà ai Giochi con due costumi speciali. Arena, sponsor tecnico di Tania Cagnotto e della Fin, ha lanciato il secondo contest Create with Arena. Fino al 31 marzo, si potrà scaricare un bozzetto di costume dalla pagina Facebook di Arena(clicca qui), realizzare un modello di e caricarlo sulla FanPage Arena Water Instinct Italia. Una giuria, di cui farà parte anche l’azzurra, sceglierà il migliore progetto e un secondo costume disegnato dagli studenti della Nuova Accademia di Belle Arti di Milano. “Vietato usare le parole Rio e 2016” avvisa Enrico Maria Tricarico, General Manager Central & Southern Europe di Arena. “E niente viola – aggiunge una scaramantica Tania – amo portafortuna come cornetti, quadrifogli ...”. Un bianco fa pensare al matrimonio “Ma per i tuffi non è il caso (ride). Tanto, un mese dopo, lo indosserò alle nozze”. E poi un figlio? Chiede Stefano Vegliani di Sport Mediaset “Certo, basta che a Rio non mi punga Zika(leggi qui)” risponde lei, tra il serio e il faceto.  Piuttosto qualche fantasia “Piume di pavone, mezzelune, segni zodiacali (è un toro) e… ideogrammi cinesi. Quasi quasi mi faccio scrivere ‘Sbaglia chi legge’ così lo capiranno solo le cinesi” scherza la campionessa mondiale. Anche perché, dai 3 m olimpici “Guardo più alla canadesi come avversarie – mentre la federnuoto messicana vive una temporanea squalifica(leggi qui) – ma spero che gli atleti possano andare ai Giochi, la colpa non è loro”.
 
moscarella@swimbiz.it
 
La Federazione Italiana Nuoto ha ritwittato l'intervista. 
 
 

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