Se in Italia gli ultimi quattro anni sono stati caratterizzati dai contrasti tra Federnuoto e Coni, in Australia il vero scontro è tra Australian Olympic Committe e Australian Sports Commission. Agenzia, quest’ultima, responsabile dei fondi destinati allo sport. L’Asc ha lanciato, nel quadriennio olimpico appena trascorso, la “Winning Edge”: programma che, sul modello canadese e britannico, concentra i fondi sugli atleti con più possibilità di medaglia. Il Comitato Olimpico ha contestato questo modello, sostenendo che sacrifichi lo sport scolastico e di base e tolga le strutture migliori a molti atleti d’élite. Il Presidente John Coates al Sidney Morning Herald ha criticato l’Asc anche per altre scelte “Va bene avere manager orientati al business nel consiglio di una Federazione, ma non come Presidente” e ha citato come esempio di fallimento John Bertrand, Presidente di Swimming Australia.
Ma l’Asc ha scelto di continuare con la “Winning Edge” anche per il prossimo quadriennio. Decisione, ovviamente, sostenuta con tanto di comunicato stampa ufficiale dalla federnuoto australiana:
- Swimming Australia ha ricordato i progressi fatti da Londra 2012 (da 7° a 2° nel medagliere del nuoto) e che il progetto Wnning Edge è decennale. Guardando gli obiettivi prefissati per il biennio 2015-2016 - totale 8.415.000 di dollari australiani, circa 5.700.000€ - i Mondiali di Kazan 2015 hanno persino superato le attese: 16 medaglie (7 ori, 3 argenti, 6 bronzi) rispetto alle 14 previste (7 ori, 3 argenti, 4 bronzi).
- Ai Giochi di Rio, se Kyle Chalmers è stato la sorpresa, con la sua vittoria nei 100 stile (già ribattezzato dai media australiani Principe Kyle o Principe della velocità), i fan sono rimasti delusi vedendo campioni mondiali come Cate Campbell, Emily Seebohm e Mitch Larkin (che ha lasciato il suo allenatore Michael Bohl, sotto il quale si concentrano molti dei nuotatori d’élite) mancare, in singolo, l’oro o persino il podio.
- E tuttavia, anche l’obiettivo olimpico è stato rispettato: tra le 9 e 11 medaglie previste (metallo non specificato) e 10 conquistate. Da sottolineare come 5 staffette su 6 siano andate a medaglia e la 4x200 stile uomini sia arrivata quarta. Senza considerare la giovane età media dei nuotatori australiani a Rio.
Ad ogni modo, la nuova “Winning Edge” vedrà delle novità, già approvate dal Ministero dello Sport e sottoposte al vaglio del Parlamento. La più importante prende ancora spunto dal Regno Unito, dove parte dei soldi della Lotteria Nazionale è destinata allo sport. In uno speciale di Repubblica di due giorni fa, la firma Gianluca Moresco spiega come il 25% degli introiti sia destinato a opere socialmente utili: istruzione, borse di studio, progetti di ricerca scientifica e “4.4 miliardi di sterline nelle tasche dei soli atleti”. Un’iniziativa lanciata dai conservatori, ma poi sostenuta anche da Tony Blair “In Inghilterra, gli incassi provenienti da questo settore sono considerati decisivi per la crescita e la formazione dei più giovani”.
In allegato, in pdf, la ripartizione in dettaglio dei fondi per lo sport nel Regno Unito (fonte Uk Sport): Clicca qui per l'allegato