Una crisi di governo (sportivo), un triumvirato d'emergenza composto dagli ultimi medagliati olimpici del nuoto brasiliano che presenta il suo progetto di ristrutturazione della Confederaçao Brasileria de Desportos Aquaticas. Cesar Cielo, l’unico a vincere un oro olimpico; Thiago Pereira, appena ritiratosi per buttarsi nella politica sportiva; Gustavo Broges, pluri medagliato negli anni ’90 e diventato poi imprenditore. Dopo l’arresto del Presidente federale Nunes(leggi qui) e il commissariamento della federazione, il trio di ‘Saggi’ e l’amministratore temporaneo della Cbda, l’avvocato Gustavo Links, hanno convinto il Presidente di Poste Brasiliane a mantenere - momentaneamente a costo ridotto – la sponsorship della Federazione.
Si sono ispirati alla feder-rugby brasiliana per creare il loro modello di federazione. Un organigramma che va dall’Assemblea Generale, organo sovrano composto dai rappresentati di tutte le componenti sportive della Cbda (federazione, società, atleti, ufficiali di gara…), a un Consiglio d’Amministrazione senza alcun legame con l’Assemblea che agisca pro bono, fino a un Direttore Esecutivo (e relativo staff) reclutato nel mondo dei manager professionisti. Contro i conflitti d’interesse, sono vietati contratti con aziende o familiari fino al terzo grado di parentela legati a membri del governo federale.
Dopo il commissariamento della federazione, i grandi nomi del nuoto brasiliano si sono uniti in una video-campagna via social network, #Somosanataçaobrasileira, per sensibilizzare il Paese:
La situazione è critica. Il calendario stagionale delle gare è a rischio e Globoesporte segnala come oggi manchino, di fatto, collegamenti tra Cbda e Fina: gli stessi risultati ufficiali ottenuti dagli atleti non sono registrati dalla Federazione Internazionale. L’avvocato Links e il Coordinatore Generale della Cbda, Ricardo Prado – argento olimpico nei 400 misti a Los Angeles ’84 - stanno valutando ogni opzione, tra cui la proposta di Cielo, Thiago Pereira e Borges. Un’altra intenzione è di concentrare i fondi sullo sport di base. Sarebbe un cambio di rotta totale, dopo un quadriennio in cui grandi nomi stranieri come Katinka Hosszu, Femke Heemskerk o Jeanette Ottesen Gray erano pagati per vestire una tantum la divisa dei club brasiliani(leggi qui), con l’unico scopo di vincere il titolo nazionale per società.