Il mese scorso la Wada, agenzia mondiale antidoping, in un comunicato ufficiale dichiarava inadempienti alle regole l’agenzia antidoping russa (Rusada) e gli organi antidoping di Argentina, Bolivia, Ucraina, Israele e Andorra. Ora, incalza l’International Olympic Committee (in foto il presidente Thomas Bach) che, attraverso un comunicato del Comitato Esecutivo “Sollecita i loro governi a prendere con la massima urgenza ogni misura necessaria per riottenere il rispetto del regolamento antidoping - per Russia e Kenya, anche la richiesta di - assicurare un efficiente sistema di controlli antidoping al di fuori delle competizioni". Non solo, perché arriva l’ammonimento anche per Francia, Brasile, Spagna, Belgio, Messico e Grecia “I cui organi antidoping sono stati temporaneamente dichiarati inadempienti, a rimettersi in regola con la massima urgenza entro la data limite fissata dalla Wada: il 18 marzo 2016”.
E a commento dell'articolo di Swimbiz.it, è intervenuto su twitter Filippo Magnini, capitano dell'Italnuoto e creatore dell'iniziativa I am doping free.