Luca Dotto campione europeo dei 100 m stile libero (48"25), quattro anni dopo Filippo Magnini. Non poteva che essere lui a raccogliere l’eredità del bicampione mondiale. Come già un mese fa col record italiano sulla distanza(leggi qui), primo azzurro sotto i 48” secondi come Magnini fu il primo ad abbassare i 49. E’ la vittoria della continuità. Di Claudio Rossetto, mentore di entrambi, demiurgo di velocisti – ma non solo, pensando Rosolino, a Markus Rogan, alla grande 4x200 azzurra made in Torino… - che proprio a Londra, quattro anni fa, fu tra i tecnici più criticati. Per Dotto, un ritorno ai livelli dell’argento mondiale 2011 nei 50 stile, ma allo stesso tempo un cambiamento radicale. Non più giovane spavaldo a cui tutto riusciva facile, ma adulto consapevole di quale e quanto cammino percorrere verso la meta finale. E senza farne un’ossessione. Argento all'olandese Sebastiaan Verschuren (48"32), bronzo al francese Clément Mignon (48"36).
"Non avevo mai vinto qualcosa di mio, da solo, sono felicissimo. E' il modo migliore di presentarmi alle Olimpiadi" commenta Dotto ai microfoni Rai, con la dedica ai parenti venuti a trovarlo e al nipotino appena nato. Il ballo olimpico con la gara regina è dietro l’angolo. E anche l’Italia ha il suo pretendente.