Metti una settimana col cellulare fuori uso, un lusso per pochi nell’era digitale. Se gli allenamenti, ammette l’azzurro, scorrevano più tranquilli del solito “Tutto il resto, comunicazione, lavoro, internet… sta lì dentro” aggiunge Federico Gilardi a Swimbiz.it. Persino nello sport “Dove la tv non c’è o arriva solo in parte, com’è il caso del salvamento, potremmo sfruttare la risorsa dello streaming – al suo debutto in nazionale, ai Rescue di Montpellier 2014 – trovai una manifestazione molto seguita via streaming e in uno splendido impianto”. Ma il salvamento più spettacolare è, forse, quello in mare "Attirando i turisti balneari a seguire le gare. Quest’anno le prove Oceaniche di Riccione si sono tenute a settembre, forse come esperimento, ma ho visto che la gente va più in spiaggia in primavera”. Obiettivo Rescue anche l’anno prossimo per Gilardi, che si allena alla Rari Nantes di Torino “Ma ho anche iniziato a fare l’istruttore di nuoto. Fortunatamente non mancano le piscine in città, anche se 8 corsie sono un po’ limitanti in caso di eventi internazionali” a meno di non utilizzare impianti monta e smonta da 10 corsie. Grandi eventi come la festacquatica d’Italia per eccellenza, il Trofeo Settecolli di Roma. Dopo nuoto, pallanuoto e synchro, quest’anno potrebbero tornare i tuffi “Mancheremmo solo noi e il fondo. Sarebbe stupendo, magari in spiaggia a Ostia in una giornata aggiuntiva di gare. Visto il richiamo internazionale del Settecolli, sarebbe un bello spot per il salvamento”. Sport che gli ha regalato una seconda vita agonistica “Mi sono tuffato in questo mondo quando un infortunio limitò i miei progressi nel nuoto – anche se ancora non molla i suoi 200 m farfalla e stile - il passaggio non fu per nulla doloroso, né accompagnato da snobismo. Anzi, qui ho trovato una nuova dimensione, mi si sono aperte le strade della Nazionale e sono arrivato all'oro europeo nei 200 m con ostacoli ”.
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