In quella piscina, in quella corsia, Cameron Van Der Burgh stabilì il nuovo record mondiale dei 100 rana a Londra 2012. E in questi anni, il sudafricano ha espresso più volte il desiderio di nuotare un tempo che resti scolpito nella storia, qualcosa che resisti agli assalti dei giovani ranisti di tutto il mondo. Poi è spuntato quel britannico, e tutto è cambiato. Adam Peaty, in quella stessa corsia, la numero 4 dei grandi, ha cancellato il tempo olimpico di Van Der Burgh con un 57"92 che una volta avrebbe dato i brividi a più di uno stileliberista. Ma il tempo nuotato da Peaty ai campionati britannici crea un altro primato, e stavolta è fuori dalla vasca che gli scenari cambiano. Si chiama Nick Hope il giornalista della BBC che ha trasmesso live su Periscope - applicazione di Twitter per pubblicare in diretta una ripresa fatta con lo smartphone - la gara di Peaty, il tempo, la storia. Un precedente pericoloso per i diritti televisivi, sul rispetto dei quali la Fina è, solitamente, ferrea. Ieri è stato un giornalista, ma quale tifoso di nuoto (ma ovviamente il tema è applicabile a qualsiasi evento, sportivo e non) non utilizzerà questa o altre app analoghe durante le gare? Vedremo un esercito di telefonini sollevati in aria alle Olimpiadi di Rio 2016?
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