Una dimostrazione di senso civico, un esempio di buon uso del proprio ruolo d’élite. Il duca di Cambridge e principe William ha voluto lanciare un messaggio chiaro e diretto, dopo l’allarme sull’analfabetismo acquatico dei suoi concittadini segnalato tempo fa anche da Swimbiz. L’incipit del suo video appello ruota attorno alla sfera personale “Il nuoto è sempre stato importante per me, ero molto orgoglioso di rappresentare le Università Scozzesi giocando a pallanuoto – per poi toccare le corde giuste del popolo di Albione con il ricordo ancora fresco dei Giochi di Londra – Ne’ io ne’ Catherine scorderemo mai le emozioni provate all’Aquatic Centre sostenendo il team Great Britain”. Il principe, però, è voluto andare oltre i gusti sportivi, ricordando a tutti che “Il nuoto è unico, perché è l’unico sport in grado di salvare delle vite. Ogni bambino ha il diritto d’imparare a nuotare”. In Italia, fortunatamente, da tempo si è appresa la lezione: iniziative come Attività in acqua 0-6 anni...e oltre o AcquAmica, primo progetto nazionale scolastico dedicato all'acqua che sarà presentato mercoledì 5 giugno all'Arena Civica di Milano, testimoniano l'attenzione nostrana all'insegnamento del nuoto già dall'infanzia.
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