Niente assalti all'arma bianca stavolta. Non ce n'era bisogno, Greg non doveva dimostrare nulla a nessuno e non si giocava un intero Mondiale in una sola gara. A Gwangju, nei 1500 m stile libero, è tornato il Paltrinieri più tattico, vecchio stile, quello che cucina pazientemente gli avversari, logorandoli sulla distanza. Per avversari s'intendono, al solito, l'ucraino Mykhaylo Romanhcuk. e il tedesco Florian Wellbrock. E purtroppo non si stancano facilmente. E'una gara splendida, con i tre quasi sulla stessa linea. Pare quasi di stare ancora nelle acque libere, con l'azzurro che ogni tanto prova l'attacco, gli altri rispondono, per poi gestire, attendere, ambiare passo... mancano solo i colpi proibiti, benedetta corsia.
E già nel fondo Welbrock ha dimostrato di avere un super rush finale, fondamentale su cui Greg dovrà lavorare da qui a Tokyo olimpica. Oro al tedesco 14'36"54, Romanchuk argento 14'37"63, addirittura Bronzo Paltrinieri 14'38"75. Sesto posto per Domenico Acerenza, 14'52"05. Gregorio che comunque sorride a fine gara e si abbraccia col nuovo campione del mondo, abdica con onore e rispetto. Esausto dopo le fatiche di gara e di vasca, dopo un oro, argento e bronzo, dopo un mondo che non è rimasto a guardare.