A kind of magic: in dieci giorni la Royal Arena di Copenaghen diventerà uno stadio acquatico

Copyright foto: danish swimming federation

Non è la folle promessa dei Sette chili in Sette giorni della mitica clinica di Verdone e Pozzetto. Né un miracolo e neppure un tocco di magia, A kind of magic modello Queen, anche se lì hanno davvero suonato molti dei mostri sacri del rock. La trasformazione della Royal Arena di Copenaghen da palazzetto della musica a stadio acquatico, in soli dieci giorni, è frutto dell’utilizzo di piscine temporanee. Montabili ovunque o quasi, facendo sognare persino scenografie monumentali come da anni suggerisce Swimbiz.it(leggi qui). Soprattutto, soluzione economica ed ecologica (e italiana, visto che leader di settore è Myrtha Pools) che a fine evento non rischia di lasciare ‘cattedrali nel deserto’. Anzi, permette poi di rimontare la piscina in zone carenti di strutture.

I lavori in corso alla Royal Arena di Copenaghen

Dieci giorni o persino meno, a partire dalle 6 di stamattina – appena poche prima, la Royal Arena aveva ospitato un concerto degli Scorpions – e saranno completate le piscine da riscaldamento e da competizione per gli Europei di nuoto in vasca corta (13-17 dicembre) segnala un comunicato ufficiale della Len. Oltre un milione di litri d’acqua, per uno spettacolo che dal vivo potrà essere visto da 6500 spettatori.

moscarella@swimbiz.it

 

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