La Corea da Park a Park

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Ascese e cadute, nello sport o in politica, persino con qualche incrocio. Oggi Park Geun-hye, Presidente della Corea del Sud, è stata esautorata dal suo incarico dopo un voto di impeachment. A un Oceano di distanza, ai Mondiali di nuoto in vasca corta di Windsor, nei giorni scorsi tornava a vincere due ori iridati Park Tae-hwan, campione olimpico dei 400 stile a Pechino 2008, primo a riuscirci nel nuoto sudcoreano. Quasi sembravano messi a posta, nelle foto, i cartelloni pubblicitari di una nota marca high-tech coreana dietro di lui. Scontata una lunga squalifica, dopo la positività al testosterone, la scorsa stagione il Comitato Olimpico Coreano gli aveva chiuso le porte della nazionale olimpica per Rio. E l'ex olimpionico, segnala l'agenzia di stampa Yonhap, di recente ha accusato proprio un uomo molto vicino all'ex Presidente, il Viceministro dello sport Kim Chong, di aver fatto pressione perché l'atleta non ricorresse in appello contro la decisione del Comitato Olimpico. Kim si è poi dimesso dalla carica, perché coinvolto nelle indagini che hanno portato all'impeachment del Presidente della Repubblica.

Sanzionato dal Doping Panel, mentre di recente l'Alta Corte Coreana ha incolpato di negligenza il medico che fece l'iniezione(leggi qui), Park Tae-hwan fece davvero ricorso alla Court of Arbitration for Sport di Losanna e poté partecipare - con risultati modesti - ai Giochi di Rio. A 27 anni, potrebbe anche inseguire la sua ultima Olimpiade, Tokyo 2020, peraltro molto suggestiva per un atleta asiatico. E dopo, chissà, tuffarsi lui stesso in politica. Sfruttando quella popolarità nel suo Paese che non l'ha mai abbandonato, neppure durante la squalifica.

moscarella@swimbiz.it

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