Ricorre oggi il cinquantennale dell’alluvione di Firenze. All’epoca, Gianni Lonzi era ancora un nazionale del Settebello, con cui aveva conquistato il titolo più ambito: l’oro olimpico, davanti al pubblico di casa a Roma 1960. Per questo, quando vide le persone intrappolate sui tetti delle case, i loro sguardi terrorizzati, non ci pensò due volte a tuffarsi e soccorrerle “In seguito capii che era qualcosa di grosso, ma lì per lì per me era solo acqua” racconta a Swimbiz.it. In questo sta il valore sociale degli sport acquatici. Non solo danno gli strumenti per salvare una vita, la propria o quella degli altri, ma aiutano anche ad abituarsi all’acqua, a non aggiungere il terrore alla calamità. Lonzi salvò più di 40 persone “Ricevetti anche una medaglia al valor civile in comune. Ma penso che se ne siano dimenticato tutti. Oggi viene in visita a Firenze il Presidente della Repubblica e non ho neppure ricevuto una lettera d’invito” commenta amaramente.
Swimbiz non l’ha dimenticato. E così il Presidente Fin, Len e Segretario Onorario Fina Paolo Barelli che al nostro quotidiano commenta “E’ un grande”. Poche parole, come si conviene a due ex atleti. Appesa la calottina al chiodo, Lonzi divenne allenatore, quindi Presidente della Rari Nantes Florentia. Oggi è a capo della Commissione Tecnica Fina. E' stato anche inserito nella International Swimming Hall of Fame “Ma sa che le dico? Il piacere di aver aiutato quella gente mi ha accompagnato per cinquant’anni”.