Questo piccolo, vasto mondo viaggia rapido sull’autostrada di internet. E altrettanto velocemente cambia; come Il Brasile, stanco di essere identificato sempre e solo col calcio. “Ho creato il blog Medley-Just Swim, per informare su nuoto e maratona acquatica in Brasile. E per inserirmi nel mondo della scrittura sportiva – racconta a Swimbiz Katarine Monteiro, diciannovenne aspirante giornalista di San Paolo – qui da noi, Swimbiz è il network acquatico europeo più letto e popolare”. E il nuoto verde-oro cresce di pari passo col Paese, trainato dall’effetto César Cielo “Come Rosolino in Italia, ha portato attenzione al nuoto in Brasile. Sfortunatamente, però, non si può ancora dire che i nuotatori abbiano lo status dei calciatori”. L’altro stimolo è costituito dai Giochi di Rio 2016, in vista dei quali il Paese investe parecchio nel nuoto. Allo scorso Trofeu Maria Lenk (principale evento acquatico del Brasile), qualche team ingaggiò una tantum campionesse come Hosszu e Ottesen Gray per nuotare con i colori del club “Lo trovo un fatto positivo: dà più audience all’evento e incoraggia i nostri a afre ancora meglio”. Ma, ricordando i timori (anche economici) espressi l’anno scorso dal nazionale Thiago Pereira, quanto sono sentite queste Olimpiadi, in Brasile, rispetto ai Mondiali di calcio di quest’anno? “Le autorità hanno dato più attenzione al calcio, è vero. Ma chi ama gli sport olimpici non vede l’ora e credo anche che i lavori saranno completati in tempo. Nel nuoto, il Brasile sta seguendo un programma specifico, fatto di molti meeting competitivi, per essere protagonista ai Giochi”.
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