Dall’emozione di padre dopo l’oro, all’analisi tecnica del bronzo “Dal punto di vista tecnico, la medaglia che oggi ha vinto Tania ha, forse, un valore ancora maggiore” dichiara ai microfoni Rai Giorgio Cagnotto, con la figlia Tania di nuovo sul podio mondiale di Kazan. Max Mazzucchi, ex azzurro e talent di Swimbiz.it per i tuffi, analizza la programmazione stagionale dell’azzurra “Che, visti i risultati, potrebbe dare spunti anche per la Nazionale”. A marzo, Mazzucchi ricordava(leggi qui) come Tania avesse “Due tuffi importanti, doppio e mezzo indietro e rovesciato, e tre da limare: ritornato, avanti e avvitamento – e proprio gli ultimi tre – le hanno dato la vittoria. Da fuori si vedono solo parziali e totale, ma bisogna anche vedere come arrivino i miglioramenti nel punteggio. La collaborazione con Giorgio, Oscar (Bertone n.d.r.) e il resto dello staff ha funzionato. Oscar è riuscito a modificare quel suo 'equilibrio' e Tania ha trovato i giusti accorgimenti per migliorare proprio dove trovava qualche difficoltà”. E non è semplice, anche quando si parli di Tania Cagnotto “Poi è chiaro che lei abbia anche talento e mentalità non da tutti. Ma è da sottolineare anche che, se Tania ha vinto tre ori agli Europei e un oro e un bronzo ai Mondiali - due volte sopra 350 punti dai 3 m - significa anche che la preparazione è stata azzeccata. Ha saltato qualche gara, le World Series sono andate come sono andate, ma ha raggiunto il picco di forma negli appuntamenti in cui contava davvero”. Ma la conclusione migliore è quella di Giorgio Cagnotto in zona mista “Obiettivo 370 punti e per quelli c’è da lavorare” significa che ci sono ancora margini di miglioramento.
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