Joseph, Gary, Donovan… già i nomi di battesimo suggeriscono quanto l’Inghilterra abbia influenzato Singapore - dall'architettura al calcio, sport nazionale - fin da quando Compagnia delle Indie Orientali fondò il suo primo avamposto Ancora oggi, la città-stato è un crocevia internazionale di uomini e idee, nuoto compreso. Qui si sperimenta, come nel caso del meeting Singapore Swim Stars del 2014(leggi qui), formula felice (nonostante qualche problema tecnico) che meriterebbe un seguito. Qui un ex bronzo olimpico formatosi come tecnico nei college americani, lo spagnolo Sergio Lopez Mirò, da Ct della nazionale singaporiana ha piantato un seme che attende di germogliare. Il suo allievo Joseph Schooling ha già fatto la storia, vincendo a Rio il primo oro olimpico nella storia del suo Paese davanti ai mostri sacri Michael Phelps, Laszlo Cseh e Chad Le Clos. Ma un talento singolo – la cui base di allenamento, peraltro, è in Texas - può nascere ovunque, da Carpi alla Lituania, fino al Kazakistan. Il vero successo è creare una scuola, solida e duratura, che formi generazioni di atleti e tecnici. Le condizioni sembrano esserci:
- Il Paese vuole trasferire allo sport il dinamismo della sua economia. Negli anni ’90 gli economisti parlavano di Tigri del Sud-Est Asiatico, oggi è il terzo maggiore centro finanziario al mondo. Ad ogni modo, il Direttore Esecutivo di Singapore Sport, Lim Teck Yin, precisa come il supporto agli sportivi debba essere sostenibile: monitorato di anno in anno e sempre in equilibrio tra base e alto livello.
- L’interesse per il nuoto è cresciuto ancor prima del successo olimpico di Rio e lo testimonia la partnership siglata lo scorso anno tra Singapore Swimming Association e Singapura Finance. Per la tappa di Coppa del Mondo di venerdì 21 e sabato 22 ottobre, gli organizzatori hanno anche creato una sinergia con le finali Wta di tennis.
- Dopo Rio, il Paese è impazzito per questo sport, All’oro di Schooling si è aggiunta la doppietta alle Paralimpiadi della dorsista Yip Pin Xiu. Quotidiani come StraitsTimes o Today trattano quasi quotidianamente di nuoto. Ma Schooling ha anche provocato una presa di coscienza. E’ stato il primo atleta di Singapore a cui sia stata concessa, per meriti sportivi, una deroga al servizio militare. Un privilegio concesso anche Quah Zheng Wen, altro farfallista di buon livello. E ha stimolato il Comitato Olimpico del suo Paese a mettere in palio 1 milione di dollari di Singapore per ogni oro olimpico vinto da un atleta singaporiano(leggi qui).
Oggi Sergio Lopez non è più Ct di Singapore, la famiglia aveva nostalgia dell’America. Ma quando Swimbiz.it lo intervistò un anno fa(leggi qui), sapeva già a chi lasciare il testimone: il suo vice Gary Tan, stimato anche da atleti internazionali come Roland Schoeman. Non l’ufficialità, ma StraitsTimes, riprendendo una fonte federale, dà la nomina quasi per certa. Se davvero un tecnico locale riuscisse a mantenere i risultati raggiunti e progredire ancora, ecco che il nuoto singaporiano potrebbe davvero guardare con ottimismo al futuro. Sarebbe il segno di una ‘tradzione singaporiana’, senza più bisogno del know-how di tecnici occidentali. E avere più di un atleta in finale a Tokyo 2020 conterebbe più di qualsiasi oro.