Paltrinieri? Le pressioni non lo spaventano, lo stimolano

Copyright foto: marisa muzio

C’era una volta la rivalità Michael Phelps-Milorad Cavic. Un duello racchiuso in un centesimo, frutto di pressioni sportive, ma anche politiche ed economiche, che Swimbiz.it approfondì il dicembre scorso al convegno Peak Performance di Lignano Sabbiadoro(leggi qui). Per Cavic, la finale olimpica 100 farfalla a Pechino 2008 diventò una resa dei conti Appese la foto di Phelps all’armadietto, ogni giorno la fissava – racconta a Swimbiz.it Alessandro Vergendo, preparatore mentale che collaborò col serbo – mi diceva: sono fatto così, quando gareggio, vado in guerra. Anche Marisa Muzio viene dal nuoto. Ex azzurra, s'immerse negli studi di psicologia e contribuì, insieme all’hall of famer ex Ct dell’Italbasket Sandro Gamba, a portare in Italia la cultura della psicologia sportiva, fondando nel 1996 il primo Master in Italia in psicologia dello sport e il Centro Studi e Formazione in Psicologia dello Sport di Milano. Forte anche di un'esperienza aziendale maturata dal 2000 al 2011 come amministratore delegato di Psicosport srl, oggi aiuta gli ex atleti a inserirsi nel mondo del lavoro(leggi qui). Amo l’espressione di Cavic – commenta a Swimbiz.it – in gara devi avere spirito guerriero, per mettere a frutto anni di fatica e sacrifici. Ma non deve diventare ossessione, perché lo stress impedisce di esprimere tale spirito”. A mitigare le pressioni, ecco la componente ludica “Ho viaggiato con la nazionale giamaicana di atletica e Bolt, Powell, Blake hanno una leggerezza che spesso manca negli atleti italiani, per i quali l'impegno sportivo, troppo spesso, è totalizzante”. Ma il nuoto dà l’esempio Oggi c’è un bell’ambiente in nazionale. Cantare insiemeBad boys per la 4x100 sl uomini e You are my sunshine per la 4x200 donne, entrambe a medaglia ai Mondiali di Kazan 2015 – crea chimica di squadra, anche in sport individuali”. Come per il fisico, si nasce o meno con una personalità di talento Gregorio Paltrinieri non teme i confronti, ma ne è anzi stimolato. Nella finale 1500 stile, a Kazan, ha vissuto uno shock perdendo un punto di riferimento(leggi qui). L’ha superato, vincendo con un gran tempo – dimostrando - un’eccellente mole quantitativa e qualitativa di lavoro, perché le gare si vincono in allenamento, e una solida tenuta mentale. Fa ben sperare per Rio 2016”. Anche la mente va ‘allenata’ L’ambiente familiare e d'allenamento fa molto nel mettere o togliere pressioni”. E dopo una vita intera con i riflettori puntati, poter trovare qualcuno con cui ‘dividere’ le pressioni, come disse Federica Pellegrini a proposito di Paltrinieri alla Gazzetta dello Sport Contribuisce ad allungare una carriera di altissimo livello. Senza scordare che la Pellegrini è la più seria professionista che il nuoto italiano abbia mai avuto”.

moscarella@swimbiz.it

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