Cappello di lana e occhiali da sole per non attirare l’attenzione, dopo la vicenda della falsa rapina a mano armata di Rio(leggi qui). Ma Ryan Lochte accetta di rispondere alle domande di un fotoreporter del tabloid americano Tmz, che lunedì lo ha video intervistato a Los Angeles. Il trentaduenne olimpionico afferma che sarà più responsabile riguardo al consumo di alcolici, ma non sa ancora se entrerà in una clinica riabilitativa, come fece il suo amico Michael Phelps. Di contro, Lochte è certo di voler continuare a nuotare “Nuoterò altri quattro anni. Per quanto possa essere lunga la mia sospensione, tornerò in acqua”. Ancora non è certo se e quale tipo di sanzione possa arrivare da Usa Swimming o dal Comitato Olimpico Statunitense. Anche in caso di un bando a vita “Penso che nuoterei semplicemente perché amo l’esercizio, amo stare in acqua. E inizierei a lavorare con i bambini, insegnando loro quel che ho imparato nella mia carriera agonistica”.