Questa gli mancava. Tra ori mondiali, medaglie olimpiche ed europee, scudetti e Champions League, il portierone con la calottina domenica riceverà il Caimano d'oro 2015, il più prestigioso premio italiano degli sport acquatici. "E' veramente una grande soddisfazione, dopo aver visto tanti campioni riceverlo; un'emozione - commenta a caldo Stefano Tempesti a Swimbiz, aggiungendo da guascone toscano - sono contento di aver vinto trofei da giovane, perché quando ricevi riconoscimenti del genere, significa che sei a fine carriera". Nel nuoto, è Gregorio Paltrinieri a vincere l'ambito premio, lui che già ebbe il massimo onore col premio Mangiarotti(leggi qui). A proposito di caimani d'oro, Tempesti ne ha uno in particolare nel mirino "Vorrei superare il record di Eraldo Pizzo, 9 scudetti consecutivi, vincendo quest'anno il decimo - anche se verificare le statistiche non è stato facile - perché purtroppo manca uno spazio dedicato a ex nazionali e gocatori. Sarebbe bello avere una vera e propria hall of fame, affinchè i grandi campioni del passato non siano dimenticati: già capita nel calcio, figuriamoci nella pallanuoto". A 35 anni, lo storico capitano del Settebello ammette che"Anche se è brutto parlare di Rio 2016 come la mia ultima Olimpiade, conti alla mano sarebbe la mia quinta... Sarebbe anche giusto lasciare il testimone ai più giovani". Ma Stefano Tempesti sa di poter dare tanto anche fuori dalla piscina. Oltre che papà a tempo pieno "Il mio sogno sarebbe restare nell'ambiente, sia nel Recco, sia sul piano nazionale, e dare una mano per migliorare questo sport - senza porsi limiti - non m'importerebbe se fosse a livello Fin, Len o Fina. Ci vogliono doti manageriali e di marketing, ma anche di chi questo sport l'ha vissuto e sofferto per una vita". A partire dalla sua terra 'adottiva', la Liguria "Cè tanta voglia di pallanuoto, è piena di risorse umane: qui non si gioca a calcio, ma a pallanuoto. Roma 2024 sarebbe un sogno per dare alla regione l'impiantistica che merita - intanto, per il suo Recco primo e a punteggio pieno nel proprio girone di Champions Legaue - sarebbe bello vincere ancora un trofeo euroepo. Il 2012 è un ricordo ancora fresco, ma vincendo faremmo del Recco la società più titolata al mondo". E a Kazan, arriveràl'oro mondiale? "Non sono domande da farsi (ride), ma abbiamo il miglior allenatore sulla piazza, una squadra di altissimo livello e profonda; siamo certamente competitivi per provarci, anche se gli avversari sono forti".