Vigilia di ferragosto, non una data particolare del calendario. Almeno fino a oggi. Almeno fino a Tania Cagnotto. Esattamente sette giorni fa, il 7 agosto, coronava insieme a Francesca Dallapè il sogno della prima medaglia olimpica(leggi qui). Dal 7 al 14, raddoppia la data. E raddoppia la medaglia. Una semifinale che non l'aveva soddisfatta, quel poco di rabbia buono per riaccendere la carica agonistica d'inizio Olimpiade. Primo round, doppio e mezzo indietro e svanisce sott'acqua, magica ed evasiva come una ninfa. Avvitamento da 75 punti, una sfinge a fine tuffo. Triplo e mezzo avanti da 71.30, gara stellare, semiperfetta. Le cinesi vanno per la loro strada, la canadese Jennifer Abel tallona l'azzurra. Tania ci pensa un po' sul ritornato (69), Abel la scavalca. Ma serve la rincorsa per tuffarsi nel Mito: 81 punti all'ultimo tuffo, 372.80 e Record. Abel da 69, non basta. E' Bronzo per Tana Cagnotto, è un tuffo per sempre.
Una carriera irripetibile. Tra le più grandi, se non la migliore europea di sempre. Dieci medaglie mondiali, con un Oro che nell'era dei cinesi vale doppio. Venti (20 !) Ori Europei, da otto anni consecutivi campionessa in sincro con Francesca Dallapè, da quattro leader dal metro. Triple nelle ultime due edizioni, con l'Oro dai 3 m. Forse è l'ultima che sale lì, 3 m sopra il mito. Non ci pensiamo, non adesso. Anche l'acqua verde del Maria Lenk ci appare più dolce, e non perché stavolta l'avevano cambiata prima della gara. Segnatevi il 14 agosto sul calendario. Da oggi è festa nazionale.