Non abbiamo finito di dare la notizia della candidatura a prossimo presidente mondiale del nostro Paolo Barelli, che subito in Fina dei conti si è scatenato il Maglione che dell’organismo, come ben sapete, è da quel dì a capo (2009 Roma, riconfermato nel 2013 a Barcellona). Julio Maglione, classe 1935, ci ha subito messo lo zampino inaugurando la campagna elettorale a suo personalissimo modo. E lo ha fatto con dichiarazioni in via esclusiva a un sito, Inside the Games, che solo dal titolo è tutto un programma. Sia chiaro, il giovincello senza reumatismi di Montevideo è un osso duro, simbolo vivente che il nuoto mantiene giovani da quel dì, considerando le passate vicepresidenze (1988-1992) e la mai finita (dal 1987) presidenza del Coni uruguagio.
Acque miracolo con orizzonti acquatici senza limiti verrebbe da dire perché il Dottor Julio, nel caso riuscisse nella riconferma arriverebbe al prossimo giro olimpico con la fascia 85 primavere. Ottantacinque candeline che a gestire un organismo così complesso, ma poco (ultimamente) dinamico come la Fina si rischia di incocciare più che altro nel museo delle ceralacche acquatiche, nuovo traguardo del vegliardissimo uruguagio. “Barelli è un bravo presidente per la sua Federazione” , “Per me è positivo che non ci sia un solo candidato” , “E’ perfetto, la democrazia in azione”. Anche il Maglia sarà certamente un ganzo presidente per il suo comitato olimpico, buono per tutte le stagioni, non lo mettiamo in dubbio, come pensiamo che chi bene in casa propria fa può amministrare un governo del nuoto mondiale. Come bisogna ricordare all’esimio presidente Maglione che esiste anche l’Europa, di cui il Barelli in questione è il Presidente. E non lo diciamo solo perché da italiani ed europei ci auguriamo un presidente mondiale under ottanta …
to be continued