Presidente Draghi: ma non manca qualcosa nel suo governo?

«Nuovo governo: dove è finito lo sport?». E’ la domanda che ci facciamo un po’ tutti da quando il neo premier Draghi ha annunciato la nuova formazione di Palazzo Chigi. Non c’è un ministro dedicato allo Sport, parola che è sparita dal vocabolario e che del resto non è mai entrata nella Costituzione. Lo ha sottolineato Donato Milano, presidente nazionale degli sport da combattimento in una diretta Facebook di oggi pomeriggio, dedicata proprio al tema e organizzata da Francesco Paolo Resta, segretario del circolo di Fratelli d’Italia di Gioia del Colle, nel barese. Si è parlato di impianti sportivi e in particolare di piscine grazie alla partecipazione di Ruggiero Messina, presidente dell’Aquarius Canosa e consigliere regionale Fin Puglia per il settore acque libere e nucleo Protezione civile salvamento.
In quale corsia andrà a finire lo sport e in particolare il nuoto? Si attende la nomina di un sottosegretario per dare voce a tutti gli imprenditori del settore che aspettano notizie sulla possibilità di eventuali riaperture. Attendono tutti freneticamente sui blocchi della ripartenza per tuffarsi in un nuovo inizio. Ma come? Questo il grande interrogativo che attanaglia un mondo che, senza programmazione – logistica, econimica e didattica –, non può andare avanti. Messina ha fatto propria l’idea lanciata dal direttore di «Swimbiz», Christian Zicche, di un recovery plan acquatico che possa concretamente dare aiuti al settore soprattutto in termini di efficientemento energetico e di rinnovo degli impianti. Impianti costosi, si sa, dove non basta girare una chiave nella toppa della porta per riaprire, come in una palestra. Ci vogliono metri e metri cubi di acqua e l’acqua va riscaldata e per farlo servono risorse. E serve soprattutto la fiducia degli utenti. Ma le donne e gli uomini che fanno sport non si arrendono
mai, sempre pronti a ripartire, aspettano solo il fischio dello start. Sono tutti già sul blocco “a posto”, immobili, fiduciosi che il nuovo Governo possa consentire una nuova virata.

Patrizia Nettis per Swimbiz.it

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