“Punti a tre medaglie?” E il Detti dal nome di angelo, Gabriele, si toccò tre volte. L’improvvido collega di cui non facciamo nome - ma a tutti può capitare di sognare e raccontare i propri sogni - è il primo dei normalmente gasati pre olimpici: è successo anche questo nell’incontro Italnuoto -giornalisti (a ranghi ridotti loro i nuotatori, il resto era a Verona e in giro per le piscine di casa) al Centro federale di Ostia. Un interrogatorio a manetta nell’aula foresteria –bar. Allo scoccare del gong, quasi l’amore per questa splendida nazionale acquatica imponesse ai colleghi della comunicazione un tutti a posto via, lo fai prima tu, lo facciamo insieme (i cartacei), se lo fanno loro (i televisivi) insomma sul blocco di partenza prima della partenza verso Olimpia brasiliana dai cinque cerchi (venerdì sera prossimo) questa volta c’eravamo noi, cronisti acquatici in cerca di conferme per le ultime scintille.
Come stai, come te la vedi, immagina, puoi. Allenatori star compresi a elencare movimenti tattici e cronometri di precisione, telefonini puntati su quello che tutti vorremmo vedere e sentire nel pre-market dei rumors. Come in borsa, quando ti anticipano che sei una blue chip dall’impennata facile, scontatissima. Fermi tutti, apposta in questo nostro mondo del nuoto la toccatina è una sana e mai abbandonata consuetudine. E soprattutto non rende ciechi, ma maledettamente coi piedi per terra e occhi bene aperti a occhialini calati. Che se poi per un daje do titolo e di attesa si voglia cavalcare un po’ il momento, accomodatevi. Insomma prima di Olimpia ci sarà Santos, sede del pre olimpico in terra brasiliana. Un Santos bello per rifinirsi, poi basta chiacchere e tutti di bracciata finalmente. Prima di Olimpia, e che l’angelo ci sorrida. Senza cercare i Pokemon bordo vasca. Siamo nel reale, e non nel virtuale. Qui conta solo il cronometro.