Che strano non vedere la bandiera italiana in grafica, né quel nome che così ben si affianca ai 200 stile. Agli Europei di nuoto in vasca corta di Copenaghen, la gara che più di tutte ha contraddistinto la carriere di Federica Pellegrini deve per la prima rinunciare alla Divina. Ok, qualcuno citerà con freddezza gli annali, ricordando che già in passato l'azzurra non li nuotò a un Europei in corta, ma stavolta non è un'eccezione, perché Pellegrini vuole ora puntare forte sulla velocità dei 100.
Manca Sarah Sjostrom, il 1° tempo di qualifica va a quella Femke Heemskerk che la vedeva sempre come un incubo, un ostacolo che sempre si frapponeva tra lei e l'oro. 1'54"09, recita il tabellone. Facile sarebbe immaginare Federica che si piazzava appena dietro, attendendo come una leonessa nella savana di piazzare il crono giusto al momento giusto. Chissà se in futuro non rivedremo più davvero quel nome in grafica, che così ben si affianca ai 200 stile. Si può sempre sognare...