Punto Acquatico: E alla fine…anche l’apnea è una sola

Il punto acquatico - L'editoriale del direttore Christian Zicche

Scenari da campionati. Scenari dalla cornice di Riva del Garda. E se la federazione guidata da Claudio Matteoli, la Fipsas, è abituata a numeri da record – in attesa delle elezioni federali che stabiliranno la nuova guida per il prossimo quadriennio - già di può fare un primo importante bilancio. L’apnea italiana che ha Riva ha avuto la cornice dei campionati italiani open gode di ottima profondità. Numeri esaltanti, il segno della tradizione e del livello mondiale assoluto che segna la storia della specialità. Mancava la numero uno, Alessia Zecchini, quasi una costante per una atleta che ormai sembra quasi impossibile vedere nella sue epiche imprese qui da noi. Cosa sarebbe un campionato con la Zecchini, facile intuirlo. Ma se Alessia e il suo respiro profondo di record non c’era, ci hanno pensato gli altri a stabilire ben cinque record del mondo Cmas di specialità. Con una particolarità unica nella sfida agonistica. Avere i grandi della apnea normo, spalla a spalla con i paralimpici fipsa di settore. Come ha sempre detto Swimbiz per il nuoto, che è uno solo, ma che stabilisce campionati separati, qui il record ulteriore è stato accomunare in una unica incredibile performance. E allora spazio ai record dei normo, il torinese Davide Carrera primatista mondiale nell’ assetto costante con pinne e monopinna, a meno 92 e meno 102, seguito al record dalla splendida Simona Auteri con il meno 76 con le pinne. Poi , due “vecchie” conoscenze di Swimbiz: i para Fabrizio Pagani  e Ilenia Colaneri, con record del mondo di specialità versione paralimpica. Come dire l’apnea è una sola anche sotto le profondità di quell’elemento comune che si chiama acqua. Bravi, bravissimi e buona acqua a voi.

zicche@swimbiz.it

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