Partiamo dall’impianto di questo mondiale, ad Abu Dhabi: voto dieci, una vera Arena del nuoto,che dà la dimensione di quello che oggi è il nuoto spettacolo, dintorni compresi.
Già i dintorni. Che si fanno cupi per le squalifiche. Fu quella disastrosa di Benedetta Pilato all’Olimpiade , la squalifica agitata da un Var acquatico impietoso: la gambata che si fa biricchina, e la giovane talento del Sud ci rimise i suoi primi cerchi olimpici.
Oggi è toccata ad Arianna Castiglioni, la nuotata irregolare ( non ancora declinata dalla classe arbitrale al momento in cui scrivo, mah..) e il cartellino rosso. Amaro come un bitter di prima mattina.
Arianna la lombarda che riparte dopo aver annunciato il cambio tecnico, da Gianni Leoni a un piccolo rumors che la vorrebbe più giù, dove il nuoto erutta come un vulcano.
Sarà Caserta? Sarà Andrea Sabino? (tecnico di Ballo, che è di Stefanì , ed è stato di Di Giorgio). Ah saperlo, aspettiamo comunicazioni.
Intanto si sveglia in cannone Alberto “Razzo” Razzetti e quei fantastici della veloce , più Martinenghi che gioca ancora sornione. Al posto della ex Federica Divina, nessuna nostra nei 200, io avrei portato una giovanissima per fare esperienza.
E di esperienza ne ha a tantissima ma non da vendere la Panziera, ma non basta a regolare la sua uscita in batteria, che sinceramente fatichiamo a capire come ragione di una Margherita mai in palla.
Vedremo , intanto buona acqua mondiale a tutti, e che il pomeriggio ci sorrida pieno di azzurro
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