Nessun dubbio sulla nostra spedizione azzurra a Parigi Paralimpica 2024.
Non ne avevamo alla vigilia, e la prima giornata ne dà consistenza e medaglie come se piovesse gloria fin da subito in piscina.
Con un livello altissimo in generale, segno che il nuoto paralimpico migliora se stesso con record a profusione, edizione olimpica su edizione olimpica. Nessun limite al miglioramento, tutto da scrivere e da nuotare. Barlam argento, la rana del medesimo colore di Morelli. Scrivo e il medagliere sale, si gonfia, come la gloria dei nostri. A cui non manca nulla, a ben vedere in acqua. Destinazione podio medagliato. E poi la profusione bronzea di Procida, Bianco e Bettella, così per gradire.
Poi, la farfalla da campionessa e oro di Carlotta Gilli. Stupenda.
Una altra volta dopo Tokyo. Pelle d’oca come suggerisce la torinese. Tanta roba, come usi dire tra atleti. Bis d’oro con Bocciardo, duecento stile da sogno in rimonta pazzesca.
E come il nostro oh, caspita quando si arriva vicini al sogno. Come dire che anche i podi “sfumati” che sono i benedetti quarti posti fanno quasi da contro altare a quelli dei normo, che a Parigi sul tema hanno dato più di una spiegazione al “rosicamento” felice che provoca non alimentare il medagliere e la gioia personale.
Perché se il nuoto è uno solo, come ormai è consolidato oltre la piscina, possiamo dire che la nostra nazionale di nuoto paralimpico è più di un gradino sopra a tutti.
Normo compresi che un medagliere così se lo sognano, e siamo solo all’inizio.
Mi pare di scrutare il sorriso compiaciuto di un fortunato Presidente Valori. Un Robertissimo il cui “unico” problema è battere i precedenti come numero di medaglie, e riaggiornare la storia di questa stupenda Federazione che dirige.
E chi non vorrebbe stare a capo di simili eccellenze avrà certamente pensato il nostro primo tifoso, il Presidente Mattarella .
Buona acqua a tutti, e buon tifo.
zicche@swimbiz.it