Punto Acquatico: Isl, è vera rivoluzione?

Il punto acquatico - L'editoriale del direttore Christian Zicche

Copyright foto: Profilo Instagram Federica Pellegrini

O la rivoluzione natatoria durerà fin quando proseguirà l’innamoramento natatorio del magnate Kostantin Grigorishin? A oggi, dalle ore 13, un traguardo l’Isl lo ha conquistato: donarci l’immensa Federica Pellegrini oltre le sue ultime Olimpiadi, e già di per sé è un mini traguardo storico. Chiudere la carriera a Napoli, che per cinque settimane sarà la culla settembrina dell’esperimento di quello che il management Isl chiama il nuoto del futuro, richiama all’essenza del nuoto spettacolo. Pellegrini chiude, e riapre, al concetto di ineluttabile futuro da professionisti, almeno nel progetto di alcuni e nella mente di tanti: i nuotatori con il “professional competition”, l’occasione di monetizzare le fatiche a circuito, nel caso l’americano Dressel nelle passate edizioni ha raggiunto un pacchetto premio di quasi 400 mila dollari.

 

Con il termine rivoluzione di modo e di concetto, che poi si traduce nel salto di qualità per chi gareggia, come la nostra Pilato che nella bolla di Budapest lo scorso inverno è riuscita a gareggiare e a tenere alta la sua preparazione: una swimming league a cui la federazione internazionale ,la Fina, non potrà guardare sempre in modo sospetto alzando il muro dell’indifferenza. Certo il cambio di passo, e il decollo, sarà ora o forse mai: oltre all’innamoramento acquatico verso un gioco meraviglioso che richiede investimenti e ritorni commerciali, perché investire in una avventura deve trovare il brodcaster ( Sky) che già trasmetterà , ma anche un mondo imprenditoriale che guardi con interesse al progetto, e aggiunga valore economico, oltre alla forza e alla passione di un sincero passionale ucraino –russo come il signor Grigorishin. Che non potrà essere in eterno, perché un conto è una squadra, un conto una swimming league. E ricordiamo che in Italia il nuoto è ancora considerato sport dilettantistico, anche se poi i nuotatori di alto livello hanno tutto di professionistico, impossibile pensare altrimenti senza scadere nell’ipocrisia di base. L’Ineluttabile futuro di un nuovo format, che passa dal solito concetto: è ,e sarà ,vera rivoluzione?

 

zicche@swimbiz.it

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