Punto Acquatico : Italnuoto, tu vò fa L’Americano….

Il punto acquatico - L'editoriale del direttore Christian Zicche

Alti ,belli (biondi), e nuotatori quasi perfetti. Chi lo avrebbe mai raccontato alla mia generazione, quella dei cinquantenni di oggi per intenderci ,che ci sarebbe stato un tempo, quello di Tokyo, con gli italiani velocissimi più di tutti nella gara regina a quattro per cento stile libero in staffetta, magicamente davanti, e primi a far paura al mondo in una finale che si preannuncia come la partenza dello Shuttle.

Miressi- l’Avatar torinese- scatena le danze e fa vedere che la pastasciutta ti fa crescere enorme , sano e robusto. Una forchettata al via, poi passa il testimone a Condorelli l’oriundo con un cognome dolcissimo ( con una spruzzatina di inglese, ma quando mai lo imparerà l’italiano lui azzurro, lingua di velocità?) e poi Zazzeri il fiorentino che si crede il David e visti i tempi si avvicina come un Donatello liscio e potente in acqua, col finalone di un Frigo veneto inserito a manetta : 3 e dieci , tempo cosmico davanti a tutti.

E adesso ,Italnuoto tu vo’fa l’Americano, e mo’….

Loro avranno lo stratosferico Dressel da mettere a spavento, noi potremmo avere Ceccon , quello che io chiamo il Phelps all’italiana ma che si chiama Thomas il vicentino, che non magna il gatto ma fa il record italiano e gioca a fare il fenomeno nel dorso.

Direte, siamo solo all’anteprima. Già, ma per il gran ballo mai era stata così bella l’ouverture… All’alba… mi ricorda Pavarotti.

Buona acqua a tutti

zicche@swimbiz.it

Photo Giorgio Scala - DBM

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