Che Lorenzo Zazzeri sia un artista lo percepisci a prescindere. A prescindere dal suo talento consolidato da più di una opera pittorica.
Il fiorentino pacato distribuisce sapientemente le sue emozioni: sulla tela per dare un quadro completo alla sua vita, nella piscina in cuffia e costume per confondere il suo talento e mischiarlo nel turbine acquatico. Zazzeri, che usa il pennello e tinge l’acqua a colpi di bracciate. Velocissime, come un astratta opera piena di blu. E che confonde i tratti.
Nei 100 stile libero, velocissimo vicecampione olimpico con la staffetta. E poi la tonnara estrema , piena di schizzi e vortici, che è la vasca dei 50 metri.
Dove tutto si confonde, come quando mischi i colori: a lui viene una bellissima tinta in ventuno secondi e settantacinque, tempo dei pensieri finali. Che portano dritti alla finalissima, per un’opera dal finale ancora da pennellare.
Zazzart, buona acqua a voi.
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Ph. Giorgio Scala DBM