L’oro declinato al plurale in ori, al ritmo di uno al giorno. E tanta gloria conseguente, che sale vorticosa , in un crescendo rossiniano. La musica aiuta, certo, dà ritmo al tutto acquatico, all’arte e alla danza che sublima la forma , sopra e sotto l’acqua.
E’ l’allure di Giorgio Minisini , laziale di Ladispoli, ladispolano doc, come ci tiene a ribadire il primo cittadino della nota cittadina costiera a un passo da Roma, che non a caso si chiama Grando, che è già il grande protagonista mediatico di questo europeo.
Ci sono i nuotatori, certo, ma lui è lì, al guado acquatico, semplice e complesso come una gamba di balletto.
Idolo delle ragazzine, che vedi urlanti al suo apparire, apprezzato dalle loro mamme, e simpatico ai papà.
Perché? Semplice , osservando il suo procedere, con quel sorriso spontaneo e penetrante, in quel contesto artistico dove la maggior parte delle colleghe sono filiformi bellissime sirene dai costumi sgargianti e dalle forme deliziose che paiono avvolgerti di beltà oltre la piscina.
Non può altro che essere lui il pioniere, e il campione, di un modo che non aveva mai considerato l’invasione maschile.
Minisini, che diventa one , grande oltre la sfera acquatica. Singolo e in coppia.
Uomo e donna che si fondono in acqua.La semplicità è il pezzo forte del suo repertorio, oltre al talento, e grazia del personaggio.
La sua naturalezza, la sua simpatia. E diciamola tutta, la sua educazione. Un campione per bene, e di tutti, nel nuoto artistico che si è improvvisamente sintonizzato e sincronizzato con un Paese e il suo campione come mai prima di ora.
Buona acqua a tutti voi.
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