Strategia Pellegrini: nuotare, bene, divertirsi il giusto, non guardare alle altre .Non lo ha mai fatto in carriera, figuriamoci adesso. Il 56 basso al cronometro è come svolgere la tesina del super Master prima della 5, inteso l’Olimpiade di fine carriera tra un mese. La Pellegrini che nuota i duecento senza concorrenza qui, si immagina chissà quali scenari teatrali in quel Giappone che è già propone l’imperiale quesito: se il portavoce reale già riporta i dubbi sul come tutto sarà, figuriamoci Lei. La Divina non si scompone, al massimo le altre si preoccupino nel trovarsi la sua esperienza sul blocco di partenza. Punto. Si agita solo quando legge che qualcuno la dà già lanciata verso l’altare, ovviamente la bufalata di giornata per il clic in più, Giuntamente smentita. E se tutto si fa complicato in questo mondo acquatico, così per nuotare veloce veloce, figuriamoci alla disfida centista tra Castiglioni che continua con la manina davanti, e le già qualificate Carraro e Pilato. Mettere il dito tra le tre equivale alla scossa che produce la rana in questo Paese. Al popolo dei ranisti risponde CammingaCamminga l’abbattitore di record italiani NicMartinenghi. Che bellezza ragazzi , e siamo solo al primo giorno. Buona acqua
zicche@swimbiz.it