Se il nuoto è uno solo, normo e para, a ben ragione i cento metri sono per tutti la gara regina. E per trasposizione se sei il più veloce nella gara che decreta il numero uno, diventi il re della distanza e della piscina . In assoluto Antonio Fantin ha stabilito personalmente e come nazione/ nazionale, il fatto che l’azzurro sia il re indiscusso.
Partenza col botto, e ai cinquanta metri, alla virata, tutto poteva essere. Nulla di scontato, anzi. Visti gli avversari, vista la posta in gioco. Ma è qui che prende forma, e di realizza il capolavoro di una nuotata in progressione. Fantin decolla mette quello spazio di sicurezza negli ultimi quindici metri che incrociano la televisiva linea gialla del record del mondo. La agguantano, la superano, la dominano da re e imperatore della distanza. Finisce con il record del mondo e l’oro che risuona pieno del nostro inno e della ulteriore prova di classe assoluta dei nostri azzurri. Un minuto, zero tre e dodici centesimi. Tempone gloria assoluta da campione paralimpico.
Chapeau Antonio, re della piscina.
E buona acqua a tutti voi.
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