Dai tassi di interesse (olimpico) ai tassi di escherichia-coli il passo acquatico è breve.
Che sia già uno scandalo assodato immergersi nella putrida Senna, con tutto rispetto per la storia del fiume che attraversa Parigi, viene il brivido pensarci di passarci qualche ora per nuotare dieci chilometri.
Il nostro capitano italnuoto Gregorio Paltrinieri si è già espresso al proposito. Per dirla nella lingua del posto “ridicule”, ridicoli, : “una presa in giro, c’è corrente ed è sporco”. Semplice e snervante, fosse solo per la puzza. Passasse la corrente come elemento naturale, se la purezza dell’acqua fosse al suo pari. Invece no. Forse un palombaro piombato rischia di meno nella zozzeria, che va oltre un bidè in meno, anche a portarselo da casa.
Se la latrina non può essere associata alla libertà del nuoto, almeno lasciate agli atleti il diritto di decidere sull’etica e il rispetto del nuotatore umano, che non sia il sorcio che bazzica da secoli nel fiume sacro parigino.
Ora per salvare il soldato Paltrinieri e Acerenza, ma anche tutti gli altri, uomini e donne di questo fondo che dobbiamo aspettare? “Ridicule” fase due: pare si pensi di immettere acqua fresca per miscelare al minimo i valori letali e aspettare l’ampolla dei valori, quasi fosse una piscina dove il bebè ha fatto la pupù, ma lì al caso si svuota completamente e si riempie.
Ma è appunto una vasca protetta, quella dove questa sera sbarcherà (con Luca De Tullio) il nostro guerriero acquatico in versione soldato .
Ottocento metri con Platrinieri senza pensare per un attimo a tutta la mierde di questa brutta storia…
buona acqua pulita a tutti e tutte.
zicche@swimbiz.it