Punto Acquatico: Sara va veloce, modestamente la nuota Curtis

Il punto acquatico - L'editoriale del direttore Christian Zicche

 

Scomodiamo il Principe Totò, ma la Curtis in acqua non è solo il modestamente lo nacqui acquatico. Di Sara, Curtis appunto, abbiamo già acceso le lampadine poco tempo fa. E Parigi olimpica è stata, per così dire, una prima assoluta. Ma l’età, e il suo sviluppo conseguente aprono palchi e scenari via via, come dire, in progresso. Sara Curtis è la certa ( per me , modestissimo pensiero) e vera erede di Federica Pellegrini. Con prospettive oltre lo stile liberismo militante, passando al dorsismo di gran classe- visto oggi in corta vasca , ma lunga prospettiva- e di tutto il resto che la struttura fisica di questa gazzella delle acque ci farà, e si farà- vedrete- scoprire. Ora la Curtis è da corta? Penso sia più da lunga, ma in corta ci prendi gusto-divertimento-allenamento alla gloria che aspetta in prospettiva. Gioco che si fa sfida. Perché mi esalta questa atleta?  Classe da vendere e carattere, mix perfetto. Unite a stile, fluidità, determinazione. Sguardo, poi. Volitivo e profondo, di chi non perde tempo a cincischiare per futili motivi acquatici. Ogni bracciata un miglioramento, ricerca di sé continua. Esperienza da mettere nella sacca del nuoto, e avversarie da usare come cavie di un pensiero più grande: 4 anni da qui valgono bene un pensiero oltre la Tour Eiffel che è stata. Sbilanciarsi su questa piemontese della nuova generazione acquatica, è un utile metodo per capire che tutto è possibile in grande stile, per aprire il ciclo-cinema Curtis. E un suggerimento per manager rampanti mi pare il minimo: se cercate la stella, non ci vorranno anni luce perchè si manifesti alla grande. Anzi. Signori, Sara Curtis. E che lo spettacolo abbia inizio.

zicche@swimbiz.it

Foto Deepbluemedia per Federnuoto

 

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