La tattica è tutto, chiosa via what’s up il mio amico Remo Miani, ex nuotatore “de core” degli anni novanta. Già il cuore e la tattica, e mentre manca un nulla nella tonnara europea del vascone allargato di Lupa Lake, Gregorio Paltrinieri decide di stappare il fondo. Sono 5 chilometri, velocissimi, non sono olimpici come i 10 , ma è giusto il caso di fare tattica e pretattica. Remo mi incalza “Greg è l’unico che ha capito che bisognava stare più vicino alla costa, l’unico a intuire dove prendere l’acqua”. E , aggiungo io, a infilare tutti i fuggitivi della prima ora, sfuggenti e raggiunti nell’imbuto finale. Sarà che la maturità porta consiglio, sarà che l’istinto della piscina aggiunge il piglio, il risultato è che Paltrinieri si meraviglia e ci meraviglia con questo oro che vuol dire che è maturo per tutto, in questo mondo che in fondo lo accoglie da novizio senza limiti. E se l’Antonelli allenatore è stato il cambio, benvenuto il cambio. Cambio e passo, chapeau a Dario Verani terzo con grinta, e un grazie all’argento mattutino di Giulia Gabrielleschi. Abbiamo stappato il fondo , e siamo all’inizio.
Buona acqua a tutti
zicche@swimbiz.it