Oggi ci divertiamo noi.
Piaciuta tanto la gara regina, al secolo i benedetti e bellissimi cento stile libero. Due ambiti, femminile e maschile, e giuste considerazioni nella separazione delle carriere di big e aspiranti big.
Lato femminile, sempre più bello. Se l’entusiasmo non ha trovato humus fertile sui 200, di cui abbiamo scritto ieri, nelle due vasche andata e ritorno il sorriso pervade la speranza prossima. Vince la Tarantino ( 54”05) di testa e di classe, ma è la “piccola” Sara Curtis a impressionarmi. La Piemontese della Grande con un cognome da Principi (Totò che a Cuneo ci ha fatto la storia del cinema) alza lo sguardo e la prospettiva. Sarà che la contaminazione con le grandi è già avviata, Sara la vede lunga e veloce. Chiude con la seconda posizione, un tempone ( 54”31) e libera l’inizio della classe che cova in lei da quel dì ( sorrisi e previsioni da rivedere al salotto acquatico in quel di Ostia).
Che sia l’inizio di nuova velocità è nell’aria e in acqua, e finalmente atlete strutturate come lei da punto di vista fisico fanno pensare a un panorama che presto sarà internazionale.
Già, guardare alla gara per pensare al percorso. Così tra i califfoni delle acque (cit. Mecarozzi/RAI) regola tutti il sabaudo Miressi, di ritorno da una mattinata sorniona. Che va di tempo ( 48”37) davanti al Conte Bonin e a un mattiniero pazzesco come Leo Deplano, un po' meno esplosivo all’ora del the.
Tutto molto bello perché si vola e si vede (quinto) anche il non depilato di petto Ceccon. Tanto per divertirsi e oggi lo spettacolo valeva il divano televisivo.
Ultima nota personale, nella finale B ultimo Luca Dotto. Uno che non molla, a dispetto di tutto e di tutti. Anche se si rischia sempre la faccia con i ragazzini che crescono, un chapeau mio è d’obbligo.
Buona acqua alla terza giornata.
zicche@swimbiz.it
Il Salotto Acquatico con Sara Curtis.
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