Se i 100 stile libero sono la gara regina, cosa sono quattro cavalieri azzurri che la replicano magnificamente?
Sono l’essenza di gruppo, una gioia assoluta, una giocata a scacchi acquatici, dove è sempre la regina delle distanze a farla da padrona.
Una Regina che si fa tavola rotonda e che insidia la bellezza assoluta del nuoto, che qualcuno vorrebbe allungare fino ai duecento, che poi sono, come diceva il grande Alberto Castagnetti, il momento per prendere le misure “di salute” di un Paese natatorio.
Noi Italia siamo salute, e che salute e che record , come gli ori che conquistiamo a raffica ogni giorno, l’ultimo oggi, appunto, della staffetta delle staffette, la 4x100 veloce. E di veloci, nella vasca velocissima del record del mondo di 24 ore fa del rumenoPopovici( 46”66) ci sono i gagliardissimi nostri azzurri.
Miressi il sabaudo si ricorda quanto è bello stare davanti , affondare avambraccio e spingere come il motoscafo che cova in lui. Un cambio in testa, e vola Th.Ceccon che se fa mente locale su quanto il suo talento anche nei cento stile può valere in termini assoluti, visto che poi la testa ti fa volare anche oltre le braccia, e vale per i prossimi giri sulla distanza.
Cambio da campioni e arriva Zazzeri, pittore per hobby e nuotatore per dna, un Lorenzo che è sempre magnifico da vedere in acqua, come se nella sua Firenze l’acqua avesse un colore, come dire , che da quel tocco in più a chi la nuota. Sempre avanti mai domi, e la ripresa televisiva forma una freccia che è l’Italia a punta davanti a tutti.
Conclude Frigo, veneto che si scalda con il suo baffo sparviero da Manuel il conquistatore, e il cognome non regola la temperatura che scatena lo scongelamento dei sensi di tutti noi.
E’acqua bollente, quella azzurra. Buona acqua d’oro , con l’Europa a forma di Stivale.
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